selfportrait
SelfPortrait 19762006
Imagine; lat. MIMÀGINEM, dalla stessa radice del gr. MIMOS imitare. Rappresentazione di un oggetto mediante la pittura, la stampa ecc.; Ritratto, Sembianza, Ombra, Spettro, Idea.
La fotografia in bianco e nero è più semplice di quella a colori; permette di concentrarsi solo sulla luce e sulla sua assenza.
Non credo che mio padre, quando nel 1976 mi scattò la foto, potesse immaginarne il futuro utilizzo. Avevo quasi quattro anni, eravamo in vacanza in montagna, mi affacciavo da una staccionata con aria serena, seria. Di quei luoghi ho ricordi frammentati, aiutati dagli album di foto di famiglia.
La foto che ho riutilizzato nel 2006 è sempre stata a portata di sguardo, incorniciata, poggiata su uno scaffale. Raramente ci si ferma a guardare un oggetto che si ha sotto gli occhi tutti i giorni; c’è da sempre. Un giorno di qualche anno fa l’ho ripresa in mano. Ho cercato di ricordare particolari, sensazioni antiche. Da molto tempo cercavo di farmi un ritratto; tentativi vari, risultati approssimativi.
Così ho pensato che connettere il mio ritratto del passato con un autoritratto contemporaneo fosse il modo di procedere. Legare due spazi, due tempi, due figure in un’immagine sintetica. Quest’idea mi ha spinto a individuare il modo migliore di realizzarla con la reflex.
È un problema di insiemistica: nel gruppo A io 1976; nel altro gruppo B io 2006. L’intersezione dei due sistemi dà come risultato = i pensieri, il carattere, le emozioni che io-oggi ho in comune con io-allora.
Da tutto ciò ho ottenuto, a livello di immagine: lo sfondo e la mia ombra di oggi; lo sguardo e la trama del legno di allora. A livello di ricerca fotografica: la prospettiva di indagare questo modo.
anno: 2006
tecnica: stampa da negativo su carta baritata